Sogna Roma: Sogna!


Il monday night della settimana che porta al derby della Capitale porta proprio la Capitale sul tetto d'Italia: dopo 3 anni, 5 mesi e 6 giorni la Roma torna prima in classifica, seppure dopo sole tre giornate. Ma di motivi di esserne soddisfatti ce ne sono più di uno, e, se a Roma ci si esalta anche per molto meno, la Capitale può davvero sognare.

Ecco i dieci motivi per cui Roma e la Roma possono sognare davvero in grande!


  1. 3 vittorie consecutive: due partite erano con neopromosse, ma se le neopromosse hanno fatto 6 punti in tre partite significa che si tratta di squadre quantomeno organizzate ed affidabili.
  2. 1 solo gol subito: i 9 gol fatti farebbero stropicciare gli occhi in qualsiasi piazza in cui il ricordo di Zeman non è così fresco come a Roma, ma proprio l'annata boema fa apprezzare la solidità difensiva.
  3. Carattere: ieri sera la Roma chiude sotto il primo tempo e dopo l'intervallo riprende la sua trama offensiva senza colpo ferire. Anche con Livorno e Verona il primo tempo chiuso a reti inviolate non ha fatto saltare i nervi ad una squadra finalmente sicura dei propri mezzi.
  4. Cambi azzeccati: la trasferta di Parma è stata esemplare per l'ottima gestione dei cambi, conferma dell'esperienza di Mister Garcia. Florenzi sostituito appena la benzina comincia a scarseggiare, Borriello dentro per fare da boa e tenere alta la squadra, Gervinho mossa azzeccata per dare velocità che - non a caso - si procura il rigore.
  5. Cuore romanista: in tre partite sono andati in gol Florenzi (due volte), De Rossi e Totti. Se per il Pupone e Capitan Futuro si tratta dell'ennesima conferma, il romano classe '91 è una picevolissima scoperta, gratificazione di un vivaio che la Roma non ha mai voluto trascurare.
  6. Acquisti: fra i marcatori di queste prime giornate compaiono ben tre neoacquiti: Maicon, Liajc e Strootman. Se Gervinho non è riuscito a timbrare il tabellino è stato solo per la poca lucidità sotto porta contro il Verona, ma ieri ha comunque guadagnato un rigore del 3 a 1.
  7. Centrocampo: De Rossi sembra stia tornando a livelli che ha dimostrato essergli consoni, Pjanic riscoperto da Garcia e Strootman connubio di muscoli e classe: il centrocampo della Roma sembra non aver rivali in Serie A, forse nemmeno in casa Juve.
  8. Mister: Rudi Garcia è un personaggio tutto da scoprire. Faccia da duro, parlata francese ed accento spagnolo: stiamo iniziando ad apprezzare il suo calcio ed il suo modo di fare, mentre lui sta dimostrando che il suo pragmatismo va bene anche in Italia.
  9. Portiere: in una porta in cui nemmeno il portiere vicecampione del mondo si è trovato a suo agio era difficile collocare qualcuno che potesse rappresentare davvero una sicurezza per la difesa e la squadra intera: De Sanctis sembra aver fugato ogni dubbio sulla sua affidabilità, non solo con le parate, ma anche con l'esperienza ed il carattere che trasmette alla squadra.
  10. Totti: ci sarebbero 228 motivi per essere sicuri che il Capitano farà sognare ancora a lungo i tifosi giallorossi, ma qualora non bastassero aggiungiamo anche il rinnovo del contratto e la dichiarazione d'eterno amore di ieri sera. Serve altro?

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